
Tutti PAZZI, per davvero, per il Panettone!
di Massimiliano DS Ti piace questa Storia? Dalle un cuore!In questo periodo non si parla d’altro… Ovunque, è sempre e solo “Panettone”… Pure troppo, c’è della follia in tutto ciò? Forse… Personalmente cerco costantemente di dribblare articoli e post al riguardo (e alla fine spiego il MIO perchè!), ma mi sono imbattuto in un articolo in particolare, non tanto appunto per la tematica, quanto per i commenti… L’articolo riportava la lista dei migliori Panettoni secondo Altroconsumo tra quelli disponibili nei Supermercati… I commenti, uno show…
<<Fior Fiore Coop, molto meglio di Bauli…>>, dice uno…
<<No, quello della Esselunga imbattibile, cento volte meglio di Maina…>>, ribatte un’altra…
E via così dicendo…
<<Chissà cosa ci mettono dentro!!>>, tuonava un altro ancora…
Peccato però che:
– Fior Fiore Coop lo fa Maina, così come quello di Esselunga, Iper, Selex e della Crai…
– Terre d’Italia lo fa Balocco…
– Quello solo Coop, lo fa Paluani insieme a quello di Eurospin…
– Sapori e Dintorni, lo fa Vergani, e quello semplice a Conad lo fa Paluani…
– Borsari Maestri pasticceri fa quello della Pam/Panorama…
– Alla Lidl lo fa Bauli…
E potrei continuare…
Ora, diamo per scontato che NESSUN produttore si mette lì a fare l’impasto diverso per ogni marchio a cui deve consegnare, perché con il tempo che ci vuole sarebbe assurdo, e pertanto non ci saranno grandissime differenze tra quello a proprio marchio e quello fatto per terze parti… Forse qualche uvetta italiana anziché le turche, idem per i canditi… Ma la struttura e la “mano” quella è…
Diamo anche per assodato che il prezzo di vendita lo stabilisce il Rivenditore e non il Produttore e che, come spiegato tante volte, le grandi catene usano i panettoni come prodotto civetta: potrebbero pure regalarcelo; l’importante per loro è che entriamo e facciamo anche tanta spesa… 2.90 €, 1.90 €, 3.90 € sono prezzi che non esistono, fuori mercato; probabilmente la catena l’avrà pagato non meno di 9/12 euro al chilo, che su grandissimi volumi, e nell’interesse di mantenere la copertura e il rapporto col rivenditore ci sta e come, direi, che il Produttore lo dia quasi a prezzo di costo!
Qualsiasi artigiano degli n-mila vincitori dei campionati del mondo di Panettone di quest’anno si calerebbe le braghe davanti ad un ordinativo di centinaia di migliaia di pezzi! Altro che “Eh, ma gli ingredienti… I Costi!”… Sì, sì, come no… Altro che 40 euro a pezzo… Gli tirano 9 euro e si deve fare le corse…
E’ chiaro che sul prodotto finale anche i volumi incidono: in primis sulle materie prime, perché acquistare 100 chili di farina non costerà mai come acquistarne 10 quintali all’ingrosso, quindi l’industria avrà sempre un margine superiore, e questo per ogni ingrediente; secondo poi, potete avere la miglior ricetta e formula magica del mondo, ma se fate una torta con quella ricetta e poi moltiplicate per 100 le dosi e fate 100 torte da quell’impasto, non otterrete lo stesso risultato… C’è gente che studia e lavora continuamente per bilanciare e standardizzare i prodotti e i processi… E’ il tarlo di ogni Chef riuscire a fare ogni sera quel piatto allo stesso modo, figuriamoci nelle grandi produzioni… Anche perché del Panettone c’è anche un disciplinare a cui tutti devono attenersi! (Ho visto, di contro, panettoni artigianali con la farina di riso nell’impasto o la fecola di patate… Venduti come artigianali a 40 euro a pezzo! Ah beh, però…)
Insomma… Morale della favola? Basta leggere i commenti a quel tipo di post per capire una cosa con estrema sicurezza, ovvero che è il “Packaging” il vero e solo ingrediente vincente! Il marchio da solo è capace di cambiare la nostra percezione dei sapori… E così un bistrattato Maina diventa il top se a marchio Fior Fiore Coop o Esselunga e via discorrendo…
Volete un consiglio non richiesto? Posto che mi auguro che scegliate sempre qualcosa di sano e magari territoriale, leggendo le etichette e conoscendo la provenienza degli ingredienti, beh, per quanto mi riguarda comprate pure il Panettone che vi ispira di più, quello che vi piace di più, qualunque sia il motivo! E non cercate motivazioni esterne, affatto, prendete quello che per voi è una certezza o solo un’abitudine, perché lo prendeva vostra nonna o perché vi riattiva un qualche ricordo, oppure quello che volete provare per curiosità, giocandovi la carta “rischio tutto!”, ma una cosa tenetela fortemente presente: non fatevi giostrare dai marchi, dai prezzi, e soprattutto dai “modaioli” del food o dai marchettari, e sono tanti in giro, più o meno velati… Perché in questo periodo, prezzi, marchi e soprattutto opinioni altrui e pseudotali sul Panettone, non sono principi validi a cui rifarsi e lasciano il tempo che trovano!
Tanto sapete che c’è? Alla fine il vincitore sarà sempre lui: il Pandoro! Sì, quel lievitato snobbato che non si sa mai chi ce lo abbia portato o regalato, ma che mette sempre tutti d’accordo e fa sempre felici anche i bambini che odiano uvetta e canditi, e che l’indomani a colazione, un po’ scaldato nel fornetto e spalmato con creme o marmellate, sarà sempre una sicurezza!!
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