
Azienda Agricola Martinelli
Ti piace questa Sosta? Dalle un cuore!<<Oggi mi piacerebbe farvi conoscere il Pecorino di Farindola, dell’Azienda Agricola Martinelli, il così detto formaggio abruzzese delle donne. Sì, proprio così! Secondo la consuetudine abruzzese, la lavorazione del pecorino di Farindola è sempre stata un’attività prevalentemente femminile. Spettava infatti alle donne, mentre i maschi si dedicavano alla transumanza, occuparsi della produzione del formaggio. Ancora oggi ogni forma riporta sull’etichetta il nome della donna che lo ha realizzato, tecniche tramandate di madre in figlia.
Il Pecorino di Farindola è un formaggio dalla storia antica, da pecore alimentate al pascolo, discendenti dell’antica razza autoctona locale e cioè la razza Pagliarola Appenninica. L’area di lavorazione è limitata a 9 comuni sul versante pescarese del Gran Sasso, 6 in provincia di Pescara e 3 in provincia di Teramo. La produzione avviene tutto l’anno, e prevede una stagionatura minima di 3 mesi, uno dei pochissimi formaggi al mondo che prevede l’utilizzo del caglio di maiale, ingrediente antichissimo, di origine romana, il caglio suino conferisce al formaggio caratteristiche organolettiche uniche e un sapore inconfondibile. Grazie al caglio, e ai particolari metodi di produzione, ha una pasta gialla che resta umida anche nelle versioni molto stagionate. Il risultato è un formaggio dall’aroma lievemente muschiato, molto pastoso, equilibrato e saporito.
Dopo averlo assaggiato non si può fare a meno di portarsi via almeno una “forma”. Per fare questo non c’è niente di meglio di una sosta all’Azienda di Pietropaolo Martinelli a Farindola. Una Sosta Gastronomica che parla di speranza verso il futuro visto che il terremoto del 18 gennaio 2017 sono crollati 2.300 metri quadri di stalle, sono morti oltre 450 capi ovini tra pecore e agnelli, sono andati distrutti trattori e miscelatori. Ma Pietropaolo non si è dato per vinto e anche grazie al sostegno del progetto “Alleva la speranza” sta già acquistando nuovi capi ovini così da tornare ad avere una produzione importante. E magari attrare nuove persone a godere delle bellezze dei luoghi e della bontà di questi prodotti.>>
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