
Suino Nero dei Nebrodi, il Maiale Nero Siciliano
di Valentina Coppola Ti piace questa Sosta? Dalle un cuore!Il maiale Nero dei Nebrodi è una razza suina autoctona principalmente in alcuni comuni della provincia di Messina. Si è diffusa anche sui monti Nebrodi e sulle Madonie e i suoi esemplari sono anche noti con le denominazioni di maiale Nero Siciliano, Nero delle Madonie o suino nero dell’Etna. Le sue carni vengono utilizzate sia per la produzione di prosciutto e altri salumi, sia per essere gustate in svariate ricette.
Le Caratteristiche Morfologiche del Maiale Nero dei Nebrodi
Il maiale Nero dei Nebrodi è di taglia medio-piccola: generalmente l’altezza al garrese del verro adulto tende a non superare i 65 cm. La pelliccia è di colore nero uniforme, sebbene non manchino suini caratterizzati da una cintatura che ricorda quella della Cinta senese. La cute è anch’essa di colore nero ardesia.
Viene allevato allo stato brado o semibrado perché è un animale abbastanza rustico: viene lasciato libero di vagare per i boschi, quindi, cibandosi di ciò che trova in natura. Si nutre principalmente di ghiande e la colorazione scura delle sue carni pare sia proprio legata alla grande quantità di melanina contenuta in questi frutti.
Nel parco delle Madonie è molto diffuso anche un ibrido particolarmente aggressivo generatosi dall’incrocio del maiale Nero dei Nebrodi con il cinghiale.
La Storia del Suino Nero dei Nebrodi
Il suino Nero dei Nebrodi viene allevato sin da tempi antichissimi: si trovano resti di questi allevamenti risalenti al VII – VI secolo. Originariamente e per tutto il Medioevo questi animali venivano allevati in grossi branchi lasciati allo stato brado.
Nel periodo della dominazione araba, gli allevamenti di maiale Nero dei Nebrodi subirono una forte diminuzione principalmente per motivi religiosi. Agli inizi del Novecento questo maiale veniva allevato in piccoli branchi costituiti da circa 10 – 20 animali. Fu proprio in questo periodo che gli allevatori iniziarono a incrociarlo con altre razze suine fattore questo che ha contribuito alla riduzione del numero originario di suino Nero.
Nel corso dei secoli la progressiva diminuzione delle aree di pascolo e dei boschi ha determinato una modifica delle caratteristiche morfologiche originarie del maiale Nero: le zampe si sono allungate così come la testa. Il suino Nero, quindi, si è progressivamente adattato al pascolo e alla ricerca di ghiande e tuberi nei boschi dei monti Nebrodi e delle Madonie.
Oggi, il maiale Nero Siciliano è una razza ufficialmente riconosciuta e dotata di un suo registro anagrafico. Gli esemplari iscritti al registro alla fine del 2007 erano 1223, mentre ad oggi si stima la presenza sul territorio siciliano di circa 2000 capi. Di questi solo 850 sono scrofe riproduttrici in fase di allevamento, il che ha portato all’inclusione della razza nella lista delle razze autoctone in via di estinzione.
La salvaguardia della razza passa attraverso la valorizzazione della produzione, sia della carne che dei trasformati, ma anche attraverso la definizione di disciplinari di produzione al fine di ottenere marchi di qualità e sistemi di certificazione che evidenzino la qualità legata alla razza e all’ambiente di allevamento.
Dove acquistare
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