
Fagiolo Cannellino di Atina DOP: Proprietà, Storia, Vendita
di Valentina Coppola Ti piace questa Sosta? Dalle un cuore!Riconosciuto come prodotto tipico PAT del Lazio nella categoria dei “Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati”, il Fagiolo Cannellino di Atina è anche un DOP (Denominazione di Origine Protetta). La sua produzione, quindi, può avvenire soltanto in alcune aree ben precise della Regione Lazio, situate in provincia di Frosinone: Atina, Villa Latina, Picinisco, Casalvieri, Casalattico e Gallinaro.
Proprietà, Caratteristiche e Produzione del Fagiolo Cannellino di Atina DOP
Il Fagiolo Cannellino di Atina DOP ha una forma reniforme, leggermente ellittica e schiacciata ed è di colore bianco opaco. La lunghezza non supera gli 1,4 cm e la larghezza gli 0,6 cm. L’epicarpo, ovvero la buccia bianca del fagiolo, dopo la cottura è tenero e morbido al palato.
La semina nelle zone di produzione viene effettuata ogni anno dal 15 giugno al 15 luglio e non sono ammesse tecniche di concimazione. Stando al disciplinare di produzione, la pianta durante la crescita può nutrirsi soltanto dei residui derivanti da eventuali precedenti colture. Anche l’irrigazione del terreno deve avvenire secondo indicazioni ben precise: ogni 6-10 giorni e rigorosamente con le acque del fiume Melfa, del torrente Mollarino o dei loro affluenti, ricche di manganese e calcio e povere di fosforo e azoto.

La raccolta delle piante di Fagiolo Cannellino di Atina DOP avviene tra il 10 settembre e il 30 ottobre di ogni anno. Una volta raccolte, necessitano di essicazione: stanno a riposo per un massimo di 45 giorni e poi vengono sottoposte a trebbiatura. Il processo di produzione prosegue, quindi, con la selezione meccanica o manuale dei fagioli volta all’eliminazione delle impurità.
Le proprietà organolettiche del Fagiolo Cannellino di Atina DOP e le sue caratteristiche sono in stretta relazione ai luoghi di produzione ovvero l’area circostante il fiume Melfa, il torrente Mollarino e i loro affluenti. In questa zona, infatti, il terreno di origine alluvionale e ricco di manganese determina quella che viene riconosciuta come la caratteristica principale di questo prodotto tipico del Lazio: il suo rivestimento sottile che lo rende più tenero rispetto ai fagioli coltivati in altre condizioni. Proprio per questo motivo, non richiede di essere messo a bagno prima della cottura.
La Storia e le Origini del Fagiolo Cannellino di Atina DOP
Il Fagiolo Cannellino di Atina DOP è in stretta relazione con le origini contadine di quest’area della provincia di Frosinone. Cibo povero per eccellenza, si trovano tracce della sua produzione sin dal 1811. Alimento comune tra i contadini, veniva originariamente cucinato nella pignata in terracotta posta accanto alle braci del caminetto. Una volta cotti, i fagioli venivano conditi semplicemente con un po’ di olio extravergine di oliva, sale e uno spicchio d’aglio.
Nonostante questo sia ancora oggi il modo più comune per gustare i fagioli cannellini di Atina, essi sono l’ingrediente principale di numerosissime ricette tipiche locali tra le quali i “pappafocchi” e la pasta e fagioli.
La Vendita dei Fagioli Cannellini di Atina DOP
I fagioli cannellini di Atina si trovano in vendita sia crudi, posti all’interno di sacchetti sottovuoto da circa 500 g, sia precotti, all’interno di vasetti in vetro. Il loro costo è variabile in base al produttore e alla produzione stessa anche se tende a non superare i 7 € a pacchetto sottovuoto e i 4 € a vasetto.
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